Perché fare patchwork?

Pubblicato da il 21 09 2013

Perché fare patchwork?

Quando si pensa ad ago e filo, molte ragazze soprattutto della nuova generazione “rabbrividiscono” solo al pensiero di accostarsi ad un’attività che riguarda il cucire. Si sentono frasi del tipo “IO??? Ma se non ho mai preso in mano ago e filo!”, “Cucire???? Ma io non ho mai messo su neanche un bottone!!”

Ecco, contrariamente a quel che si può pensare, fare patchwork non richiede un’abilità specifica di partenza e conta una varietà talmente infinita di oggetti, coperte, pupazzi e cuscini che si possono creare con un minimo sforzo che non si può non provare a cimentarsi in questa attività. Ogni creazione è diversa dall’altra e nel suo modo di essere unica è assolutamente perfetta. È sufficiente un attimo di attenzione nel capire la semplice tecnica perché a chi fa patchwork sia apra un mondo di meravigliose creazioni e di infiniti accostamenti di tessuti e colori.

Sembra strano per chi guarda da fuori, ma chi conosce il patchwork lo sa bene: ognuno di noi ha una mano diversa da quella degli altri e una sensibilità differente nei confronti delle colorazioni di cui sono fatte le stoffe. Ecco questo è il motivo per cui, due persone intente nella stessa attività non creeranno mai una cosa uguale: il modo lievemente diverso di procedere e i colori differenti scelti a seconda della propria sensibilità danno vita ad una creazione unica.

Ripeto, è difficile forse crederlo per chi vede questo mondo da fuori, ma il divertimento e lo stupore nel riuscire a realizzare oggetti, cuscini creati col cuore anche da chi pensava di essere negato con ago e filo, dà immense soddisfazioni.

1 Commento

  1. Cuore di Patchwork

    Oltre alla gioia che si prova nel vedere i nostri “prodotti” finiti, fare patchwork rilassa molto! Parlo per me ovviamente!

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